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  • Immagine del redattoreCargoful Team

Gli ultimi arrivati del 'new normal' della logistica: q-commerce e dark store

Al giorno d'oggi, lo shopping online è diventato parte della routine di molte persone. Durante la pandemia di COVID-19, le vendite tramite e-commerce sono andate alle stelle, comprimendo 10 anni di penetrazione di questo mercato in soli 3 mesi. Secondo McKinsey&Company, nel 2019, nel periodo pre-pandemico, l'e-commerce rappresentava circa il 25% delle vendite totali nel retail, mentre adesso si prevede che rappresenterà circa la metà di tutti i ricavi del commercio al dettaglio entro il 2024. Il picco durante la pandemia, infatti, non è stato un vero e proprio "picco" ma si è tradotto in una condizione più permanente che ha effettivamente dato il via all'acquisto online di prodotti sempre più diversi e, tra gli altri, anche di cibo.


Uno studio condotto da Nielsen prevede che la vendita di generi alimentari online raggiunga i 100 miliardi di dollari (circa il 20% del totale) in tutto il mondo entro il 2025. Solo in Italia, l'e-grocery ha registrato nel 2020 una crescita del 132% rispetto all'anno precedente, raggiungendo livelli che si stimava sarebbero arrivati cinque anni più tardi.


Questo aumento di domanda ha favorito l'espansione del "quick-commerce" o "q-commerce", ovvero un servizio di consegna di generi alimentari con la promessa di ricevere gli ordini fatti online entro 10-20 minuti. Per effettuare queste consegne super rapide sono comparsi nei centri cittadini un gran numero di magazzini, noti come "dark store". La logistica del dark store si distingue dalle tradizionali Operations del settore retail, poiché richiede metodi nuovi e innovativi di pianificazione e consegna.


Cos'è un dark store e come opera

Anche se il termine può sembrare misterioso, i dark store sono semplicemente dei micro-magazzini, simili a classici negozi al dettaglio con scaffali e mensole, ma senza shopper. Dai dark store, gli ordini online vengono evasi rapidamente e, grazie alla posizione centrale di questi magazzini, vengono consegnati ai clienti in pochi minuti. Quando arriva un ordine del cliente, gli assistenti nel dark store prelevano ed imballano gli articoli immediatamente, spedendo poi l'ordine direttamente all'indirizzo del cliente o presso un comodo punto di ritiro indicato al momento dell'acquisto. Sembra semplice? In realtà è solo una parte della complessa logistica che circonda i dark store.


La logistica outbound, ovvero quella comprendente le attività che abbiamo appena descritto, è quella più visibile: dai dark store gli articoli devono essere spediti e raggiungere il punto di consegna in tempi brevi ed in perfette condizioni. Ma come arrivano le merci immagazzinate nei dark store? La risposta è la logistica inbound, l'aspetto più complesso dei dark store dal punto di vista operativo. Autonomamente, utilizzando veicoli di proprietà dell'azienda, o con l'aiuto di fornitori esterni, le merci vengono spedite da negozi o magazzini più grandi, situati fuori dal centro città, ai dark store.


I grandi magazzini situati fuori dai centri città danno tipicamente la possibilità di migliorare i livelli di servizio e l'economia del prelievo e dell'imballaggio. Quelli urbani invece - spesso significativamente più piccoli - hanno il vantaggio di offrire una risposta rapida e di fare un uso più efficiente dei veicoli di consegna. Quindi, per far funzionare il tutto in modo efficiente, la logistica inbound deve coordinarsi con gli ordini ricevuti dai clienti, la disponibilità delle merci dai fornitori ed il processo di spedizione in uscita. La pianificazione della logistica inbound non è semplice, soprattutto se fatta manualmente.



Benefici e rischi per le imprese di quick-commerce

La realtà dei dark store è qui per restare? Forse. Il segreto del loro successo è avere un'offerta simile a quella di un supermercato ma con un livello di servizio molto più elevato. Dal punto di vista dei consumatori, i dark store consentono di avere un'esperienza di acquisto straordinariamente attraente, rapida e semplice. Dal punto di vista delle società di commercio al dettaglio, l'attrattiva di questo modello è meno evidente. I vantaggi che i meccanismi intrinsechi a questo modello di business consentono di avere sono, ad esempio:

  • Un pubblico più ampio. I prodotti spesso sono resi disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per tutti, con conseguente aumento di clienti e maggiori entrate.

  • Una gamma di prodotti più ampia rispetto ad un tipico negozio al dettaglio urbano. Lo spazio risparmiato dall'assenza di consumatori può essere utilizzato in modo più efficiente per immagazzinare più e diversi beni da vendere.

  • Una migliore gestione dell'inventario. A causa delle dimensioni ridotte dei dark store rispetto ai magazzini tradizionali, è più facile tenere traccia dei livelli di inventario. Inoltre, utilizzando sia gli strumenti di inventario che l'enorme mole di dati derivanti dalle richieste dei consumatori in tempo reale, è possibile controllare i livelli delle scorte in modo molto più efficace, evitando e riducendo le merci in esaurimento e le eccedenze di scorte.

Tuttavia, gestire un'attività di q-commerce attraverso dark store non è esattamente come bere un bicchier d'acqua. Le principali sfide da affrontare sono:

  • Redditività. Un livello di servizio così elevato richiede molto personale, quindi un'azienda di q-commerce deve realizzare un margine lordo sufficiente sul singolo ordine per coprire, tra gli altri costi, quello del personale coinvolto: questa è una vera sfida poiché le vendite hanno in genere margini bassi ed il q-commerce è famoso per avere scontrini medi molto contenuti.

  • Progettazione del network. Avere un network ottimizzato è fondamentale per offrire un miglior servizio a prezzi competitivi. La localizzazione ottimale dei magazzini consente alle aziende di raggiungere rapidamente i consumatori, abbassando i costi ed aumentando la soddisfazione del cliente.

  • Previsione accurata della domanda. Un sistema di previsione efficace, in grado di prevedere la variazione della domanda dovuta, ad esempio, a promozioni pianificate o alla stagionalità, è fondamentale per soddisfare le richieste dei consumatori e massimizzare i profitti. I forecast forniscono informazioni necessarie ad attività come il rifornimento, riducendo al minimo il rischio di esaurimento delle scorte e migliorando la gestione dei rifiuti.

  • Pianificazione e rifornimento. I dark store richiedono flessibilità e processi efficienti, caratteristiche che potrebbero essere messe alla prova da fornitori inefficaci o da una pianificazione interna inefficiente. L'allocazione errata degli ordini può incidere seriamente sui costi e, di conseguenza, sui profitti.



Le più importanti società di q-commerce europee: Gorilla e Getir combattono contro il destino che ha colpito alcune delle loro controparti con sede negli Stati Uniti

Nelle città europee si stanno moltiplicando i dark store, centinaia sono già presenti e decine di altri sono stati aperti negli ultimi mesi. Tra gli altri, Gorillas e Getir sono due delle numerose start-up che stanno cercando di rendere i dark store un business fiorente.

Getir è un'azienda turca, lanciata nel 2015. Ha raccolto oltre 1,8 miliardi di dollari a marzo 2022; Tiger Global e Sequoia Capital sono tra i suoi investitori. Il 2021 è stato un anno di crescita esponenziale per Getir. Dopo la pandemia di Covid-19, si è espansa rapidamente nel 2021: prima in Gran Bretagna a gennaio, poi nei Paesi Bassi a maggio, in Germania e Francia a giugno, e ha acquistato il concorrente Blok per espandersi in Spagna, Italia e Portogallo a luglio. Uno dei maggiori concorrenti di Getir in Europa è Gorillas. Questa start-up è stata fondata nel 2020 e ha raccolto un finanziamento totale di 1,3 miliardi di dollari, chiudendo l'ultimo round (serie C) nell'ottobre 2021. Anche se così giovane, Gorillas ha il maggior numero di dark store in Europa (180, secondo Reuters).

Nonostante ciò, sono già sorte complicazioni per questi player. Il 24 maggio 2022, Gorillas ha annunciato il licenziamento di 300 dipendenti (metà della forza lavoro dell'headquarter di Berlino) ed il ritiro da diversi mercati (Italia, Spagna, Danimarca e Belgio) al fine di abbassare i costi e rafforzare la propria posizione nei suoi mercati di riferimento. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e grazie anche al sentimento generale di essere sull'orlo di un'altra crisi economica, i mercati sembrano propendere per un atteggiamento cautelativo e premiare principalmente le attività redditizie e a basso rischio.


Dall'altra parte dell'Atlantico, molte attività simili di q-commerce hanno già trovato il loro epilogo. Buyk e Fridge No More erano due start-up con consegna rapida operanti negli Stati Uniti, entrambe fallite nel marzo 2022, a una settimana l'una dall'altra. Sia Buyk che Fridge No More erano sostenute da investitori russi i quali hanno affermato che, principalmente a causa delle sanzioni statunitensi contro il loro Paese, non avrebbero più potuto sostenere finanziariamente queste due start-up. Tuttavia, il motivo della loro chiusura sembra più profondo ed, in qualche modo, una premonizione delle gravi problematiche che stiamo iniziando a vedere anche in Europa. In primo luogo, la crescente concorrenza ha portato ad una guerra dei prezzi, minando la redditività. In secondo luogo, questi modelli di business, principalmente basati su finanziamenti di capitale di rischio, li hanno portati a bruciare molti soldi senza un chiaro percorso verso la redditività. Per fare un esempio, i dipendenti di Frigo No More hanno riferito che, a volte, hanno dovuto guidare lo scooter aziendale molto lontano dal dark store di riferimento per consegnare solo una scatola di cereali o addirittura una mela.


Riusciranno Gorillas, Getir e le altre società di q-commerce a evitare la stessa sorte di Buyk e Fridge No More e rafforzare il proprio modello di business, superare la crisi e continuare a crescere? Non ne abbiamo la certezza, ma abbiamo alcune idee su cosa potrebbe aiutarli.


Cosa succede dopo: come affrontare la complessità della logistica dei dark store

Come accennato, la logistica dei dark store ha vantaggi innegabili ma anche rischi pericolosi da evitare e sfide da superare. È chiaro che il successo di un modello di business così ambizioso dipenderà dall'efficienza che queste aziende inietteranno nelle loro Operations.


Tuttavia, abbiamo buone notizie, Cargoful può aiutare a migliorare le attività logistiche dei dark store facendo uso di tecnologie all'avanguardia per ottimizzare questa complessa pianificazione. Con le nostre soluzioni, le aziende possono gestire direttamente la spedizione da fornitori esterni, aumentando l'efficienza del rifornimento e abbassando i costi. Il nostro software può allocare in modo ottimale gli ordini alla flotta, massimizzando l'utilizzo dei veicoli e garantendo il rispetto di tutte le scadenze.


La tecnologia è un potente strumento per affrontare il “new normal” della logistica: scopri di più e contattaci per una demo!



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